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Il GDPR prescrive all’art. 29 che chiunque tratta dati personali debba essere stato istruito in tal senso dal titolare o dal responsabile del trattamento.

Ciò significa che le aziende devono implementare dei processi formativi che rispondano a requisiti delle misure di sicurezza testabili, verificabili e valutabili per chiunque gestisca dati personali.

In caso di violazione si rischiano sanzioni fino a 10 milioni di euro o fino al 2% del fatturato annuo.

L’intento è quello di legare l’effettività del Regolamento alle competenze del personale: non è più possibile considerare la privacy e la protezione dei dati come un mero adempimento documentale e burocratico, perché l’efficacia dei processi aziendali passa dal personale interno formato e culturalmente predisposto. In termini di ROI (Return on Investment), significa investire per migliorare i processi organizzativi, proteggere la reputazione aziendale e ridurre i rischi di sanzioni amministrative.

Tutto questo presuppone una progettazione degli interventi formativi basata sulla dimensione, la struttura e il business aziendale, individuando specifiche esigenze formative per rendere effettiva la compliance al Regolamento Europeo.

Domanda

È obbligatoria la formazione per i dipendenti?

  • A

    Assolutamente si, perché Il GDPR prescrive all’art. 29 che chiunque tratta dati personali debba essere stato istruito in tal senso dal titolare o dal responsabile del trattamento.

  • B

    Assolutamente no, perché il GDPR prevede che solo il titolare del trattamento deve essere formato essendo lui l’unico responsabile del dato.