Criticità

Ogni organizzazione deve avere le sue peculiarità e deve pertanto affrontare la valutazione dei rischi, tenendo ben presente il proprio contesto. In ogni caso è certamente possibile identificare alcuni rischi comuni, quando si lavora da remoto, che interessano in maniera trasversale ogni tipo di organizzazione, a prescindere dalle dimensioni e dal settore in cui opera. Partiamo dal furto di credenziali di accesso ai sistemi informativi e servizi informatici aziendali derivanti dall’uso di connessioni che non sono sicuri utilizzando il dispositivo in luoghi pubblici come bar, stazioni o aeroporti. Se possibile è importante fornire ai dipendenti, che lavorano da remoto, un hot spot wi-fi configurato in modo sicuro, sulla base delle politiche aziendali. Un’altra criticità è la maggiore esposizione a malware, derivante dall’uso dei dispositivi personali non adeguatamente protetti o dall’uso promiscuo del dispositivo. In definitiva, il cybercrime non può essere più sottovalutato: l’industria ormai miliardaria del cybercrime, colpisce chiunque in senso trasversale e ogni azienda è un possibile target. Infezioni, malware e tentativi di phishing sono ormai all’ordine del giorno. Lavorare da remoto significa amplificare questi rischi e si creano nuove vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate, per ottenere accesso ai sistemi informativi aziendali. É fondamentale che tutte le persone che lavorano da remoto siano consapevoli di questi nuovi rischi, perché di fatto le persone sono l’ultima linea di difesa che separa l’azienda da possibili incidenti di sicurezza e violazione dei dati.

DOMANDA:

Giacomo sta aspettando in aeroporto il suo volo per una trasferta lavorativa e deve collegarsi al portale dell’azienda per verificare dei dati. Qual è il metodo più sicuro per connettersi?